Il DSM (il sistema operativo) di Synology è bello e facile da utilizzare, ma un po’ come Windows se non è previsto in modo chiaro, fare certe cose diventa una specie di incubo a trovarle.
Ed è un po’ il tema di oggi, mi scrivo questo post perché fra qualche mese di sicuro ho rimosso la “strada per arrivarci“. Avendo due Synology, per altro uno dei due pure vecchiotto, in due stabili diversi ed usandoli come appoggio per i backup ho subito pensato a fare un Rsync tra i due.
Dietro a tutto, infatti, ci gira comunque un Linux, per cui Rsync è letteralmente perfetto per questo lavoro. Copiare da A a B solo le differenze.
Dopo una prima occhiata vedo che il protocollo per rsync esiste, quanto meno è messo in modo esplicito. Ma come attivarlo? Cercando in giro per la documentazione si spinge per usare altri strumenti. Come nel mio caso uno dei due è un modello vecchio e gli strumenti di cui si parla non sono compatibili tra di loro.
Quindi ecco la soluzione: in entrambi i Synology andiamo in Pannello di controllo, quindi Servizi File e sulla maschera scegliamo rsync.

Abilitiamo il servizio ed anche l’account, che andremo a creare con il tasto “modifica account rsync“. Qui possiamo impostare appunto un nome utente e una password.
A questo punto dobbiamo far propagare questi permessi alla cartella in cui dobbiamo scrivere. Dobbiamo quindi spostarci in “Cartella condivisa” scegliere la cartella che intendiamo far propagare, e quindi premiamo in alto Modifica. Nella maschera di destinazione cerchiamo “Autorizzazione avanzate“.

Mettiamo la spunta su “Abilita permessi condivisi avanzati” e quindi premiamo il pulsante “Permessi condivisi avanzati“. Qui dovremo trovare, in utenti locali, il nostro che abbiamo creato per rsync. Gli diamo ovviamente i permessi di lettura e scrittura.
Fino a questo punto abbiamo semplicemente creato i permessi in entrambi i punti. Ora solo sul Synology sorgente torniamo nella schermata “Servizi File” che avevamo visto in precedenza, ma andiamo nella sezione “avanzate“.

In basso c’è una sezione sulle sincronizzazioni, che in realtà è un po’ fuorviante. Se premiamo in “elenco attività” avremo modo di poterne creare una. Ci viene chiesto un nome dell’attività, quindi scegliere la cartella a cui appunto abbiamo assegnato le credenziali nel punto precedente a questo, e la scelta se poter sovrascrivere o meno la destinazione qual’ora presente. Premiamo avanti.

In questa maschera avremo modo di inserire l’IP di destinazione, corredato da nome utente e password che avevamo impostato nei punti precedenti. Inoltre consiglio di spuntare le tre voci che vedete nella schermata qua sopra. Con “Test di connessione” possiamo controllare che effettivamente tutto sia a posto. Se ok, premiamo Avanti.

Qui arriva un punto un po’ dolente. Perchè la scelta che state per fare non è possibile modificarla in seguito, a meno di non rifare tutta la procedura da capo. Riguardo alla scelta dipende dalla quantità di dati, dalla velocità di rete, se c’è una scrittura frequente o meno. Sta a voi.
Premendo avanti si completa la procedura, che inizierà la replica a meno che non abbiate scelto la schedulazione manuale o temporizzata.
Alla fine conoscendo la strada era pure banale, un po’ meno quando si comincia a girovagare a caso.