useradd o adduser?
Tratto questo articolo in apparenza banale perché spesso si finisce con il far confusione con i comandi. Infatti almeno sotto le Debian e derivate come Ubuntu abbiamo due comandi in apparenza uguali che sono useradd e adduser.
In effetti assolvono allo stesso scopo entrambi, cioè quello di aggiungere un nuovo utente al sistema, ma lo fanno in modo differente. Il comando useradd è quello nativo binario compilato con il sistema e che si trova sostanzialmente in tutte le distribuzioni. L’altro, adduser, è invece un comando in perl, o meglio uno script in perl, che si appoggia ad useradd ma semplifica alcuni concetti, attraverso una sorta di wizard in bash.
Infatti per aggiungere un utente, attraverso useradd nomeutente si crea l’utente ma senza una serie di informazioni correlate, ad esempio se e quale tipo di bash utilizzare, se creare la home folder eccetera. Persino la password viene omessa. In pratica si crea un utente “vuoto” che molto probabilmente non è esattamente quello che ci interessava.
adduser nomeutente
Per contro adduser avvia uno script dove chiede subito la password e poi una serie di informazioni più o meno rilevanti. Ma sopratutto crea la home dell’utente e imposta la bash affinché quest’ultimo lo possa utilizzare.
Infatti al termine del wizard l’utente è pienamente operativo. L’unica cosa che manca è la possibilità di elevarsi a superutente. Per questo occorre utilizzare il comando usermod
usermod -aG sudo nomeutente
Applicato questo comando saremo tecnicamente amministratori di sistema, perché al comando sudo nome comando, oppure sudo su – verrà richiesta la password che ci eleva a root. E’ possibile anche fare in modo che allo specifico utente non venga richiesta questa seconda immissione della password, come descritto in questo articolo.