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WordPress: aumentare il consumo memoria RAM

Partiamo con lo specificare che non sempre questa guida sarà d’aiuto. Infatti certi Hosting Provider limitano l’utilizzo della memoria RAM per singolo profilo, per cui gli esempi che andremo a riportare potrebbero non fornire i risultati che ci si attende.

Ad ogni modo andiamo con ordine. WordPress con i temi ufficiali e con pochi plugin consuma davvero poca memoria, molto inferiore ai 40 MegaBytes. Tanto è vero che il 20% dei siti di tutto il mondo si appoggia proprio a questo software, e la maggioranza di essi è installata sui cosiddetti shared hosting. Ovvero su un singolo server fisico vengono “spezzettate” le risorse per ogni vhost di Apache. Tenete conto che gli hosting più economici contano anche oltre 5 mila siti per server…

Come detto WordPress gestisce in modo ottimale le risorse, per default nel suo utilizzo sotto sforzo tenterà di aumentare questo utilizzo sino ad un limite massimo di 40 MegaBytes. Questo limite è dettato per vari motivi; uno per non esagerare nel caso nello stesso servizio vi siano altre istanze, magari proprio di WordPress, è il caso di Shared Hosting che permettano di utilizzare più installazioni e più database nel proprio piano di acquisto; un altro motivo è che 40 MB è anche il limite minimo che si può considerare per il buon funzionamento del sistema.

Purtroppo questo paradigma non sempre funziona. La cosa buffa è che una volta saturata la memoria disponibile non si ottiene un feedback chiaro sulla motivazione, ma si riscontreranno malfunzionamenti. Ad esempio nell’area amministrativa il widget con le notizie di WordPress non funzionerà, alcuni plugin non funzioneranno bene e talvolta i profili di autori (o comunque non di amministratore) si troveranno con problemi assurdi tipo javascript non funzionanti; classico l’esempio dell’editor di scrittura wysiwyg che rimane “bianco“.

Per ottenere un riscontro effettivo che il vostro problema sia esattamente questo dovete poter leggere il file error.log di Apache relativo al vostro vhost. Per fare questo dovrete rivolgervi al vostro Hosting provider o vedere se nella vostro pannello di controllo esiste la possibilità (in genere è concesso) di accedervi in autonomia.
Se all’interno del file, alla data più recente, vedete errori del tipo


xxx bytes exhausted (tried to allocate xxx bytes) in /wp-content/themes/ilmiotema/un_file_a_caso.php on line xy

significa che avete esaurito la RAM. Esiste una forzatura per cercare di aumentare la memoria. Come ho citato all’inizio dell’articolo non è certo che funzioni. Infatti il vostro Hosting Provider potrebbe aver limitato il consumo di RAM relativo a PHP proprio a 40 MB.  In questo caso dovrete chiedere ( per non dire supplicare in certi casi) che vi venga aumentato il limite di consumo. Con un phpinfo sarete in grado di conoscere questo dato.

Viceversa apriamo in editing il file wp-config.php che trovate nella root della vostra installazione di WordPress;

e verso la fine del file, prima del commento:


/* That’s all, stop editing! Happy blogging. */

aggiungiamo la seguente riga:


define( 'WP_MEMORY_LIMIT', '64M' );

Nel caso di autore ed amministratore esiste un ulteriore parametro per aiutare a gestire il carico extra che ne deriva dall’utilizzare l’area amministrativa di WordPress, spesso pregna di plugin e widget specifici. Si tratta di un valore massimo extra che viene usato a partire da quello illustrato poco fa.dove ovviamente il valore di 64M può essere variato. In genere non consigliato di sorpassare i 96M.
Se tutto va bene i malfunzionamenti e le segnalazione all’interno di error.log spariranno.


define( 'WP_MAX_MEMORY_LIMIT', '128M' );

anche in questo caso valgono le premesse già citate nell’articolo riguardo al limite di PHP.

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