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Guida a JavaScript: Istruzione Return

Negli articoli che ci hanno preceduto abbiamo visto il codice che nella sua funzione finale è stato rappresentato attraverso un pop-up azionato dalla funzione [textmarker color=”CFCFCF”]alert[/textmarker]. Ovviamente JavaScript non si limita a sparare pop-up per altro piuttosto seccanti. Nel caso delle Funzioni esiste una parola riservata che ha il compito di restituire il frutto del lavoro svolto dalla funzione medesima. La parola è [textmarker color=”CFCFCF”]return[/textmarker] e va inserita sempre per ultima all’interno delle funzioni, poiché eventuale codice dopo di esso verrà ignorato. Vediamo come nell’esempio dell’articolo sulle funzioni si può manipolare il codice (vedi qui il codice).


function animali(cane, gatto) {
  var mioPet = 'Il mio cane si chiama ' + cane + ' mentre il mio gatto si chiama ' + gatto;
  return mioPet;
}

//posso anche scrivere in modo più ristretto
function animali(cane, gatto) {
  return 'Il mio cane si chiama ' + cane + ' mentre il mio gatto si chiama ' + gatto;
}

Come vedete, due modalità di scrivere che riportano poi lo stesso risultato. Come abbiamo già visto poi si dovrà valorizzare le variabili come di seguito nel corpo dell’HTML.


document.write(animali("Bau", "Miao"));

Conclusioni

La funzione Return che abbiamo visto non è molto probante dal punto di vista pratico poiché gli esempi sono semplici. Nella realtà con funzioni molto più lunghe e complesse invece è un passaggio obbligato.

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