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Oracle Cloud: Backup manuale e schedulato

Oracle Cloud Infrastructure anche nel suo Free Tier mette a disposizione ben cinque istanze di Backup concorrenti. Sopra di queste si paga una piccola fee di servizio per il tempo che eccediamo, appunto, le cinque concesse.

Manualmente si attiva il backup in modo semplice, si va dal Menu hamburger in alto a sinistra, sotto “Storage” e quindi “Block Volumes Backup“. In realtà questa voce non è quella che ci interessa, nella pagina in cui ci troveremo infatti non vedremo nulla. Sulla sinistra però compare una voce che per motivi sconosciuti, non era presente nel menù generale, ovvero “Boot Volumes“. Attenzione a non finire sull’altra voce poco sotto “Boot Volumes Backups”, sebbene più invitante vi troverete nella pagina di riepilogo che però non permette di crearne di nuovi.

Cliccate sul volume di Boot (se avete scelto l’istanza unica ne vedrete una, se avete più istanze avrete più voci). A questo punto “scrollate” sul fondo della pagina dove comparirà, in un piccolo menu sulla sinistra, la voce “Boot Volumes Backups“, come quella vista in precedenza, solo che questa permette di creare nuove istanze.

Come potete vedere ci sono dei Backup manuali che ho creato io, e sono attinenti al piano gratuito come attestato dall’etichetta “Always Free” vicino alla singola voce.

Schedulare i Backup

Vi anticipo subito la prima grana, attraverso il manuale potrete creare cinque istanze di backup Full, mentre con il schedulato c’è un limite di uno solo per istanza temporale, ovvero uno per settimanale, mensile, eccetera. Il giornaliero non ha la possibilità di fare il Full, ma solo gli incrementali.

Probabilmente attraverso la command line e le API si può aggirare il problema, ma non è oggetto di questo articolo.

Considerando le cinque istanze totali, faremo un Full settimanale, con la retention (cioè la scadenza) di una settimana, e poi faremo quattro incrementali con una retention di tre giorni. Questo per fare in modo che al netto di guasti, al quinto giorno gli oggetti nel complesso siano inferiori a cinque e non pagare le fee, che in ogni caso sono comunque basse.

Per avviare un progetto di schedulazione, andiamo nel solito Menu hamburger in alto a sinistra, scegliamo “Storage” e questa volta “Backup Policies“. Troveremo già delle policy di sistema, ma non vanno bene per il nostro scopo, ne andiamo a creare una con il tasto “Create Backup Policy“. La form che compiliamo è piuttosto banale, il nome della policy e se avessimo più Region, cioè più istanze in datacenter geograficamente diversi, avremo la possibilità di spostare le istanze in giro per il mondo. Cosa che non ci interessa, quindi diamo solo un nome, ad esempio “My-policy“.

Appena salvato, nel nuovo oggetto vedremo la possibilità di creare lo scheduling temporale. Se non vedete la sezione di cui sto parlando, è perché siete un livello sopra, cliccate su “my-policy” per vederne l’interno.

Premiamo “Add Schedule” e cominciamo a creare il Full. Scegliamo il “weekly” quindi un giorno della settimana di nostro gradimento e un’ora. Il Backup Type deve essere Full, la Retention a uno, mentre per la Time zone ho impostato a Regional, cioè il nostro fuso orario. Salviamo e rifacciamo la stessa cosa per il giornaliero, salvo che questo sarà “incrementale” e la Retention a tre. Per l’ora ho anticipo di almeno sei ore rispetto al Full.

A questo punto dovreste avere una situazione simile a questa:

Il sistema è sostanzialmente pronto, salvo che dobbiamo andare ad applicarlo. Torniamo sulla schermata “Boot Volumes” (menu hamburger Storage – Block volumes -> Boot Volumes) e dopo essere entrati nella schermata del volume interessato, premiamo “Edit“. Nella finestra flottante andiamo a cercare la sezione “Backup Policies“. Troveremo un menu a tendina dove selezionare le varie voci, tra cui quella che abbiamo appena creato, salviamo e il backup schedulato è in funzione.

Maggiori info alla pagina dedicata.

Log and Alerts

OCI permette anche di avere log ed allarmistica, qui le cose sono un po’ complicate, cercherò di essere sintetico, ma potrebbero esserci differenze a seconda di come avete impostato il progetto. Ovvero non tutto potrebbe essere lineare quando lo andrete ad impostare.

Per prima cosa è necessario impostare una regola di ricezione, cioè chi, o meglio quale indirizzo e-mail, riceverà gli allarmi. Ci sono vari canali di allarmistica, restiamo sul classico con la posta elettronica. Andiamo dal solito Menu su “Developer Services” e quindi su “Notification“. Creiamo un “Create Topic” e gli diamo un nome, ad esempio “backup fail“. Nella schermata generale dell’oggetto potremo creare una “Create Subscription” dove scegliere il canale di comunicazione, cioè E-mail e l’indirizzo dove vogliamo ricevere le comunicazioni. Quasi istantaneamente riceveremo una mail dove dovremo accettare (e far verificare a Oracle) la ricezione di comunicazioni. Maggiori info alla pagina di documentazione.

Ora possiamo andare a creare una regola per intercettare un potenziale blocco del Backup schedulato, e farci inviare una notifica.

Andiamo dal solito Menu hamburger su “Observability & Management” e quindi su “Events Service“. Premiamo su “Create Rule”, diamo un nome parlante e una descrizione. Sotto su “Rules Conditions” lasciamo “Event Types” sul Service Name “Block Volumes“ e su Event Type “Create Boot Volume Backup End“. Premiamo poi il tasto “Another Condition” dove Condition sarà “Attribute“, Attribute Name sarà “Status” mentre in Attribute Values dovremo scrivere, e non scegliere dalla tendina, “operationFailed”

Un po’ complicato e contorto… ma questo è.

Non è finita, sotto in Actions andremo ad agganciare il nostro Topic di Notification che abbiamo creato in precedenza. In Action Type mettiamo “Notification“, poi scegliamo il Tenant Root dalla tendina, ed infine nel Topic scegliamo il nostro “backup-fail” o il nome che avete scelto per questa notifica.

Maggiori info alla documentazione.

Conclusioni

Immagino che leggere questa “mattonata” a tratti sia stato fonte di avvilizione, ma il cloud è così. Anzi Oracle è pure uno dei più semplici in circolazione. Non è un caso che esistiamo noi Dev-Ops.

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