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Electron reload

Per chi lavora con Node.Js sicuramente conoscerà nodemon. Si tratta di un modulo ad uso e consumo della parte di sviluppo e che permette di risolvere un problema piuttosto noioso, quello appunto di ricaricare l’applicazione a seguito di una modifica.

Infatti sia in Node che in Electron, una volta avviata l’applicazione questa viene caricata in memoria, e nel momento in cui si effettuano delle modifiche occorre spegnere l’applicativo e rilanciarlo. Decisamente una seccatura considerando che l’operazione rischia di essere svolta centinaia di volte in una giornata.

Con questo modulo viene monitorata l’attività e ogni volta che cambia un file viene ricaricato automaticamente il processo. Nella pratica è sostanzialmente immediato rispetto al salvataggio del file, il che ci farà risparmiare un sacco di tempo.

Per caricare il modulo daremo il classico comando:


npm install --save-dev electron-reload

e nel file main.js andremo ad aggiungere le seguenti righe:

const path = require('path')

require('electron-reload')(__dirname, {
  electron: path.join(__dirname, 'node_modules', '.bin', 'electron')
});

quanto sopra ovviamente se non avete già dichiarato “path” in precedenza, e state utilizzando electron come pacchetto e non come modulo globale. Questa porzione di codice poi dovrà essere debitamente rimossa una volta in produzione. Oppure si può utilizzare un modulo di export, come già visto nell’articolo relativo all’utilizzo di chiavi private in Node.js.

Rispetto a nodemon, questo applicativo non necessita di configurare e lanciare un eseguibile apposito, ma si può continuare ad utilizzare i vari script originali.

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