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10 Trucchi per macOS Finder

Vediamo come utilizzare al meglio macOS Finder. Ovvero per chi non è avvezzo al sistema operativo della mela morsicata, l’equivalente di Explorer in Windows o Nautilus per Gnome.

Tip 1, scelte di default.

Quando avviamo il Finder questo si apre sempre in una posizione di default, che solitamente sono i file recenti. Se non desiderate questo comportamento basta andare sulle preferenze del Finder (menu contestuale sulla barra in alto, oppure tasto⌘ +, ) e tra le opzioni Generali vedremo bene in vista il selettore che ci da la possibilità di scegliere una nuova posizione di default.

Altre funzionalità sono presenti nella “Opzioni Vista” attivabile con la combo di tasti COMMAND ⌘ + J, oppure con il menu “Vista → Mostra opzioni vista” dove potremo ad esempio scegliere il comportamento base su come mostrare il contenuto delle cartelle. Infatti inizialmente il comportamento che ho trovato era quello di mostrare il contenuto in ordine alfabetico, indipendentemente dal fatto che fossero cartelle o file. Essendo abituato al mondo Windows (e pure Linux) che le cartelle sono mostrate in alto, ho trovato in questo strumento la soluzione a tale esigenza. Lo strumento poi offre altre piccole opzioni interessanti che sicuramente è bene sapere che esistano.

Tip 2, modificare la toolbar.

E’ possibile modificare la toolbar, cioè i pulsanti, posti sopra il Finder medesimo. Basterà infatti premere con il tasto destro in una zona priva di pulsanti per vedere apparire il menu a tendina tra le cui opzioni è presente la voce “Personalizza barra degli strumenti“. Effettuata la scelta vedremo una nuova maschera dove possiamo, tramite drag & drop trascinare i tasti con le nuove funzioni da e verso la barra. Quindi possiamo rimuovere o aggiungere tra quelle proposte.

Tip 3, personalizzare la toolbar.

Il trucchetto precedente ci permette di scegliere delle opzioni, ma queste sono limitate a determinate funzionalità. E’ possibile infatti poter aggiungere una sorta di link diretto di qualunque applicazione installata. Andando nella folder speciale “Applicazioni” (sulla sinistra) sarà sufficiente trascinare l’icona che desideriamo sulla toolbar medesima per vederla “fissare” come un qualsiasi pulsante. Si tratta di una scorciatoia molto conveniente quando utilizziamo un programma con una certa frequenza ma non lo vogliamo mantenere fisso nella dock.

Tip 4, mettere in TAB molte finestre.

Succede abbastanza di frequente di aprire molte finestre del Finder che poi rimangono dimenticate “dietro”. Premendo ALT + TAB infatti non vedremo tra le icone più Finder ma solo uno, e solo una volta scelto vedremo apparire a schermo il numero di finestre utilizzato. Siccome il Finder può utilizzare il sistema delle TAB, cioè delle schede in modo identico a quanto accade nei browser moderni, esiste un comando che intercetta tutte le finestre e le trasforma in schede. Andando nel menu “Finestre” in alto sulla barra, nel menu a tendina vedremo tra le opzioni una voce che dice “Unisci tute le finestre“. Il risultato sarà appunto quello di riunire tutte le finestre del Finder in una sola, dividendole in schede. Chiaramente ogni finestra manterrà la sua vista sulla cartella o file che aveva in origine.

Tip 5, mostrare e/o copiare la path.

Nella configurazione di default il Finder non è molto verboso circa la cartella che stiamo visualizzando. Esistono due metodi per conoscere la path, uno è quello di cliccare con il tasto destro sul nome della cartella che da il nome alla finestra medesima. Apparirà infatti un menu a tendina che mostra le cartelle genitore, e sulle quali possiamo cliccare per muoverci velocemente. Una seconda opzione, che consiglio e servirà per abilitare il tip successivo, è quella di abilitare in modo permanente la path sul fondo della finestra. Si effettua scegliendo dal menu della barra in alto, la voce “Vista” quindi “Mostra la barra di percorso” oppure i tasti ⌥ + ⌘ + P.

Esiste poi la possibilità, molto utile specie in sistemistica e programmazione, di copiare la path come percorso. Per attivare questa funzione dobbiamo essere all’interno della cartella desiderata ed assicurarsi che nessun file o cartella sia selezionato. Nel caso lo fosse basta fare un click in uno spazio vuoto. A questo punto sulla toolbar dobbiamo premere sull’icona che mostra un ingranaggio (se non è presente fai riferimento al trucco 2 di questo articolo) e tra le opzioni vedremo uno speciale comando “copia” che non è normalmente presente.

Tip 6, attivare la command line sulla cartella in uso.

E’ probabile, specie per chi fa utilizzo della command line, di voler accendere il terminale proprio nella cartella che stiamo utilizzando. Viceversa dovremo accendere il terminale, poi con i vari change directory ( cd ) indicare le cartelle fino ad arrivare a quella desiderata. Una scocciatura! Con il trucco precedente avremo sul fondo (footer) della finestra del Finder la path della cartella in uso corrente. Facendo tasto destro sulla posizione desiderata avremo un nuovo menu contestuale, tra le cui voci una ci permetterà di azionare il terminale.

Chiaramente il trucco funziona su tutte le posizioni della path, non solo solo sull’ultima cartella, il che rende interessante e versatile il Finder. La stessa opzione si può trovare direttamente in qualsiasi cartella all’interno del Finder medesimo, la differenza in questo caso è possiamo aprire la CLI nella cartella corrente, cosa che nel viewer del Finder non possiamo fare, a meno che non attiviamo la visualizzazione a (tre) colonne.

Tip 7, Azioni Cartella o Folder Actions.

Dal tip precedente avrete sicuramente notato nell’immagine la voce “Configurazione Azioni Cartella“. Infatti è possibile attivare un determinato script che si aziona nella specifica cartella. Ad esempio potremo voler configurare uno script che duplica i file grafici in jpg, e quindi ogni volta che “buttiamo” dentro un file gif o png, venga automaticamente duplicato in jpg. Questo lo facciamo attraverso le Azioni Cartella. Una volta attivato quel menu infatti avremo la facoltà di scegliere tra le varie opzioni di default che vengono proposte. Dalla stessa maschera è poi possibile eliminare questa opzione o sospenderla momentaneamente. Gli script sono configurabili o crearne di nuovi, con una debita conoscenza del linguaggio, e sono presenti nella path “Macintosh HD/Libreria/Scripts/Folder Actions”.

Tip 8, fullscreen slideshow.

Se abbiamo una cartella con molte immagini è probabile che vogliamo vederle a pieno schermo, magari pure in modalità slideshow. Esiste il programma anteprima che però appunto deve essere richiamato come un programma esterno. Mentre esiste, ma è poco noto, la funzione integrata. Quando selezioniamo un file immagine, premiamo contemporaneamente il tasto OPTION + SPACEBAR. Vedremo attivarsi una conveniente modalità a pieno schermo che ci mostra il file selezionato. Se invece di selezionarne uno solo ne scegliamo parecchi (anche non contigui attraverso click + tasto CMD⌘) avremo in aggiunta la possibilità di scorrere automaticamente tra le immagini scelte. La stessa cosa la possiamo fare in modalità non fullscreen, ma a finestre, semplicemente premendo il tasto SPACEBAR sulle immagini che vogliamo vedere.

Tip 9, peso ed elementi di una cartella.

Il trucco precedente può essere utilizzato sulle cartelle per ottenere due informazioni interessanti, quanto pesa il contenuto della cartella e da quanti elementi (file e cartelle) è composta. Basterà infatti selezionare la cartella e premere il tasto SPACEBAR. Se la selezione interessa più cartelle, come per le foto, verrà mostrato il dato per singola cartella, potendo passare con i tasti avanti e indietro tra le stesse.

Tip 10, mostrare i file nascosti.

Chiaramente, come in Windows, esistono i file e cartelle nascosti che nei sistemi macOS come in Linux sono riconoscibili perché iniziano sempre con un punto. A differenza di Windows però è molto più agevole mostrarli e poi tornare allo stato precedente. Infatti è possibile attivare la vista con i tasti SHIFT + COMMAND ⌘ + . (punto). Vedremo apparire in leggera trasparenza il materiale nascosto. Ripetendo la medesima sequenza di tasti torneremo alla condizione precedente.

Conclusioni.

Sono solo 10 “trucchi” che poi in realtà non sono tali, ma solo meno conosciuti. Ovviamente il Finder, che come il macOS è un sistema operativo che deriva dalla somma di sviluppi pregressi, ovvero non viene riscritto da zero o quasi come altri sistemi concorrenti, offre moltissime opzioni che talvolta vengono “dimenticate”.

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