Site icon Tosolini.info

Photoshop: Watermark e Resize in una macro

In questo primo articolo di Photoshop vedremo come sarà possibile effettuare un ridimensionamento multiplo e l’applicazione di un watermark (un logo trasparente) ad un gruppo di immagini in totale automazione.
Pre-requisiti: Photoshop CS3 e superiori, un file già pronto con il vostro logo, un gruppo di immagini che volete ridimensionare salvate in una apposita cartella.
Per il file che fungerà da watermark potrete usare un qualsiasi formato grafico, tuttavia consiglio un file .psd già preparato in precedenza, magari con il vostro logo in trasparenza (Opacity al 40%).
Le immagini che andremo a ridimensionare possono essere prese in qualunque cartella, tuttavia anche in questo caso personalmente preferisco salvarle in una apposita directory dove verranno trattate sebbene il prodotto finito sarà salvato in una sotto-cartella. Altro pre-requisito consigliato è che il formato grafico sia unico per le sorgenti, ad esempio nel nostro caso trattandosi di foto saranno in JPG.

Creiamo la macro per il nostro watermark.
La prima parte consisterà in una azione di preparazione che non verrà più ripetuta a meno ché non vogliate rifare il procedimento. Si tratta di creare una nuova “azione” ove si potrà registrare una macro che corrisponderà appunto all’applicazione del nostro watermark. Per prima cosa apriamo una immagine, una qualunque non ha importanza. Ora accediamo al menu Windows – Action (oppure ALT+F9) e nella barra funzioni alla nostra destra apparirà una appendice con le azioni presenti di default.

Passiamo a creare un primo set di Azioni, che serviranno poi per poterle scegliere rapidamente durante l’automazione. Premiamo l’icona in alto evidenziata dal cerchio rosso nella foto qui sopra e scegliamo “New Set…”. Ci verrà chiesto un nome, io ho messo TosoliniActions. A questo punto comparirà tra la lista delle Azioni una nuova cartella con il nome appena fornito. Ora premiamo nuovamente il pulsante evidenziato nel cerchio rosso e questa volta scegliamo “New Action…”. Anche in questo caso nuova richiesta di nominare l’opzione, nel nostro caso la chiameremo “Watermark“. Verifichiamo inoltre che l’opzione Set sia dipendente a quella appena creata.

Opzionale: possiamo fornire anche una scorciatoia applicando un tasto funzione, eventualmente in combinazione con il tasto Shift o Control e un colore di raggruppamento funzioni. Sono scelte che lascio a voi poiché non interessano direttamente l’articolo, ma ad esempio possono tornare utili per utilizzi meno sporadici.

Premendo il tasto Record inizierà la registrazione della Macro di Photoshop. Ovvero tute le azioni importanti saranno registrate. Per comodità vi mostro  un video che mostra la sequenza di azioni compiute per poter registrare la mia macro.

[ot-video][/ot-video]

Come avete visto si è trattato semplicemente di richiamare il nostro file che fungerà da watermark e posizionarlo dove desideriamo. Abbiamo scelto le impostazioni di allineamento poiché queste si adatteranno alla dimensione dell’immagine qual’ora fosse differente.

Richiamo dello script per il dimensionamento automatico delle immagini.
Abbiamo la nostra azione personalizzata, ora non ci resta che applicarla dopo aver ridimensionato le immagini. In questo caso essendo un’azione piuttosto comune è già presente nelle funzioni di Photoshop, precisamente attraverso File -> Scripts -> Image Processor.
La nuova maschera che si aprirà dovrebbe essere esplicativa

Sarà solo questione di indicare (punto 1) la cartella dove risiederanno le foto da ridimensionare (da qui il fatto che all’inizio indicavo di preparare a priori una cartella con il materiale da trattare) una eventuale cartella di destinazione al punto 2. Al punto 3 come dovranno essere salvati i file processati, ovvero abbiamo scelto il JPG e la dimensione di massima desiderata. Fate attenzione in particolare alla larghezza (W) mentre l’altezza può anche essere impostata più alta, le foto dovrebbero comunque mantenere il loro “aspect ratio“. Infine al punto 4 indicheremo la nostra Macro per la watermark.

Abbiamo visto quindi come sia facile poter creare delle macro e immagazzinarle per il riutilizzo futuro. Si tratta già questo di un automatismo, ma in più abbiamo scoperto come questo possa essere innestato in una seconda automazione. Resta a voi la fantasia su che tipo di macro creare e come utilizzarle al meglio.

Exit mobile version